Tuesday, June 8, 2010

Bajkal

Ciao tutti, scrivo in italiano perche' mi viene piu' facile raccontare emozioni e sentimenti che questo viaggio mi sta portando. Tante cose sono successe dall'ultimo post da Minsk, e la grande madre russia non ci ha dato altre connessioni fino a qua.

Ebbene, ieri sera siamo arrivati sulle rive del Bajkal ed abbiamo bagnato gli stivali nelle sue fredde acque. 8700 km da casa, asfalto/sterrato/buche a piu' non posso, momenti di esaltazione totale ma anche momenti di scazzo, notti nei posti piu' disparati, guidato sotto piogge torrenziali e sole torrido, cavalcato la moto nella steppa con alle spalle tramonti infuocati....ce l'abbiamo fatta!

Ma veniamo al resoconto del viaggio.

Lasciata Minsk e gli amici bikers bielorussi ci dirigiamo verso mosca. La strada e' semplice, tutta dritta. Qualche problema alla frontiera (non esiste frontiara fra la bielorussia e la russia) perche' nessuno ci timbra il passaporto e ci viene qualche sospetto. Dopo molte domande, qualche telefonata e niente risposte decidiamo di andare avanti lo stesso. Arriviamo a Mosca molto tardi, e saskha chiama dei bikers locali che ci ospitano in una stupenda villetta a 40 km dal centro. Io mi spingo oltre, con un taxi raggiungo Sylvia in citta'.

L'indomani si gira la citta', vierne anche sylvia. Raggiunti in treno i bikers locali ci prestano casco e giacca per sylvia e via alla volta della grande citta'. E' domenica, niente traffico, quindi ci si muove abbastanza bene. Tappe forzate il "pincio" locale, la piazza rossa, l'universita', poi all'ostello per la registrazione, pranzo ed e' gia' sera. Saluti e baci, scambio di telefoni e mail, e poi via, di nuovo verso est.

E' tardi quindi facciamo pochi km. A Vladimir siamo ospiti di Saskha e della moglie, un biker locale che ci porto nella sua fantastica Dacia in mezzo alle colline. Sembra quasi di stare in baita da noi. Fantastico! Mangiamo da dio e facciamo anche la banja, una specie di bagno turco tipico della russia. Ci scappa anehe una bella bevuta...

Dopo una dormita ristoratrice si riparte, visita a Vladimir (molto bella) con Saskha e poi via verso Kazan. La strada e' decente, pero' sempre e solo dritta (tanto caffe'). A kazan ci vinene incontro un biker locale con un fuoristrada degno del piu' blasonato rapper americano: immenso e tutto cromato! Ci porta in un hotel sicuro e ci dice che la citta' e' governata da bande locali e non e' molto sicuro girare. Bene, allora ci riposiamo e facciamo un po' di manutenzione moto.

Direzione UFA, si parte col sole (ieri acqua abbondanmte) de solita strada dritta. I paesaggio scorre veloce ed allo stesso tempo lento che sembra non finire mai. Campi di campi di betulle nane, colline, saliscendi, rare curve e strade decenti, a parte qualche enorme buca che qua e la' dissemina la strada (molto pericolose). Arriviamo tardi, ed anche qui viene a prenderci qualcuno (solito pickup da 6 metri tutto cromato). Ci porta in ditta (credo abbia un'impresa di costruzioni). Ceniamo e ci sistemiamo nella palestra sotto gli uffici. Durante la cena sorpresa: Andrej il bikers decide che viene anche lui. Ha una BMW 650 GS Dakar molto bella e verra' con quella. Il gruppo si allarga. Andrej e' un omone ben piazzato che scopriamo anche essere un ex colonnello delle forze speciali dell'armata rossa, una specie di super-marine....ci da ovviamente molta sicurezza averlo con noi. Dormiamo non proprio alla grande e la mattina siamo pronti. Direzione Kurgan.

Finalmente il paesaggio cambia, cominciano le montagne, si avvicinano gli urali ed il varco che ci aprira' le porte dell'asia. Belle curve, strada piena di buche ma divertente. Le moto vanno bene ma benzina comincia ad essere un po' scarsa di ottani e la mukka batte in testa se spalanco il gas....pazienza, ralleniamo un po'. A qusi 5000 km da casa attraversiamo il confine immaginario tra europa ed asia. Si spalancano davanti a noi le porte della siberia e siamo tutti visibilmente emozionati....

ok ragazzi, il nostro tempo internet e' terminato. Spero di averne altro prossimamente. Dobbiamo organizzare il rientro ed il tempo stringe.

A presto, un saluto da Irkutsk.

Fab

1 comment:

  1. Bravo fabrizio. Sono contento vada tutto bene e che stiate tutti bene. Goditi e imprimiti nella mente questi bei momenti che quando torni mi racconti tutto.
    Ciao Ivano, Alberto e Paolino Eccher (che è qui in ufficio che è venuto a trovarci)

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